Superbonus 110 le associazioni chiedono la proroga
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Proroga Superbonus 110% in arrivo?
Secondo quanto chiesto dalle associazioni di settore al Governo, per non rischiare di perdere l’impatto positivo che ha generato il Superbonus 110% nel settore edilizio e nell’economia, servono maggiori certezze sulla tempistica.
Tra le principali associazioni del mondo dell’edilizia spiccano ANIT Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico, l’ AIPE Associazione Italiana Polistirene Espanso, l’ ANPE- Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido, CNA Costruzioni, Assovernici, AssoESCo, Conflavoro PMI, FINCO e tante altre che si sono appellate al Governo per chiedere una proroga certa del Superbonus 110% almeno fino alla fine del 2023.
Una iniziativa del Governo importante che, nel post pandemia, sta contribuendo alla ripresa del settore edilizio con positive ricadute sull’intera economia nazionale.
La pecca delle scadenze temporali imminenti rischia però di interrompere sul nascere un trend positivo, causando nuove criticità ad un settore determinante per l’economia del Paese che ha già patito anni di crisi gravissima.
Non dimentichiamoci inoltre che la carenza di materie prime e l’aumento dei costi, sta allungando i tempi di consegna delle forniture e rallentando ulteriormente l’avvio dei cantieri.
Le associazioni fanno emergere che oggi la carenza di materiali comporta minimo 4 mesi di attesa per la fornitura di prodotti, sistemi e opere accessorie, inoltre gli interventi potenzialmente coperti dal Superbonus 110 sono sostanziali e richiedono anche tempi mediamente lunghi di progettazione e fattibilità, senza dimenticare che i lavori di riqualificazione energetica vengono normalmente eseguite in periodi non freddi, quindi, per tale settore, su 12 mesi ne restano disponibili solo 8.
Per tali motivi le associazioni hanno chiesto una proroga almeno fino al 31 dicembre 2023 del Superbonus 110% per tutte le tipologie di applicazione e per tutti i soggetti previsti dal decreto, senza attendere la Legge di bilancio 2022, per non creare nuove incertezze, rallentamenti e timori, se non addirittura un blocco dei cantieri. Un altro aspetto invece riguarda l’importanza di posticipare la scadenza della cessione del credito e lo sconto in fattura, che sono strumenti indispensabili a sostegno della misura del Superbonus.
Ricordiamo che recentemente il consiglio europeo ha confermato le scadenze del Superbonus, al 30 giugno 2022 per gli edifici unifamiliari, al 31 dicembre 2022 per i condomini e gli edifici con massimo 4 unità immobiliari di unica proprietà, al 30 giugno 2023 per i lavori degli IACP.
Per finire le associazioni chiedono al Governo di presentare una visione del decreto di almeno 5 anni, attraverso la pubblicazione della strategia per la riqualificazione energetica degli edifici, come richiesto dalla direttiva europea per l’efficienza energetica in Edilizia.
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