Newsletter del 7 Ottobre 2019

Newsletter Icomet 7 Ottobre 2019

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Newsletter Ottobre 2019

Icomet Costruzioni Metalliche Srl – Costruttori di Idee

Zincatura a Caldo – Caratteristiche e Costi

Zincatura a Caldo

Zincatura a Caldo

La zincatura a caldo è un trattamento anticorrosivo dell’acciaio che si applica immergendo i manufatti, dopo una serie di pretrattamenti, in un bagno di zinco fuso.
Le differenze e le caratteristiche
A differenza delle vernici, dove parliamo di una pellicola polimerica, nel caso di zincatura a caldo si parla di un metallo, ovvero lo zinco. Già questa prima differenza evidenzia prestazioni estremamente diverse: la verniciatura si può facilmente danneggiare già nelle sole e semplici operazioni di carico e scarico o di movimentazione di cantiere, mentre per lo zinco, per la sua stessa natura metallica, ha una resistenza enormemente superiore ad urti ed abrasioni, inoltre la zincatura a caldo protegge sia le superfici esterne che quelle interne.
Un’altra fondamentale differenza tra la zincatura e la verniciatura è l’aderenza dello strato protettivo. E’ una delle principali caratteristiche positive della zincatura a caldo, ad eccezione della zincatura, tutti i trattamenti anticorrosivi consistono in uno strato che funge da barriera tra l’acciaio e gli agenti corrosivi atmosferici, ciò non basta se per qualsiasi ragione, si crei un’abrasione o un semplice graffio per consentire agli agenti corrosivi di insinuarsi tra lo strato protettivo e l’acciaio formando la ruggine. 
Questo processo non avviene per la zincatura a caldo, poiché non è una semplice pellicola coprente, infatti durante l’immersione nello zinco fuso si forma una vera e propria lega ferro-zinco che, in quanto tale, è tenacemente aggrappata all’acciaio ed è asportabile solo con un’azione meccanica robusta o con soluzioni fortemente acide, per questo anche se si dovesse riuscire a scalfire lo strato di zinco per tutto il suo spessore, gli agenti corrosivi atmosferici non potrebbero procedere oltre penetrando sotto lo strato di zinco essendo, come detto, in lega con l’acciaio.

Un’altra considerazione da fare è quella che le vernici con l’invecchiamento, oltre a subire l’aggressione dei raggi UV, diventano permeabili ad acqua ed alte sostanze aggressive, lo zinco invece mantiene le sue caratteristiche assolutamente invariate per tutto il suo ciclo di vita.

 Zincatura a Caldo
Il ciclo di vita della zincatura a caldo
Lo strato di zinco, se esposto direttamente alle sostanze inquinanti ed agli agenti atmosferici, si trasforma progressivamente in composti ossidati, di cui una parte partecipa all’azione protettiva ed una parte viene asportata dall’azione meccanica delle piogge.
Questo fenomeno si ripete in continuazione per molti anni fino a che lo zinco non si sarà completamente consumato; va però detto che, quando ciò si sarà verificato, le strutture in acciaio saranno ancora perfettamente integre non essendo mai state attaccate dalla corrosione che inizia solo quando effettivamente l’acciaio resterà scoperto. Lo zinco svolge infatti la sua funzione anche se ridotto ad uno strato sottilissimo.
Per capire quanto tempo impiega lo strato di zinco a consumarsi bisogna conoscerne lo spessore e la velocità di corrosione. Lo spessore dello zinco in genere è funzione dello spessore dell’acciaio e può variare, per gli acciai strutturali superiori a 5-6 millimetri, tra 85 e 150 micron e oltre.
La velocità di corrosione può variare tra 0,1 e 2 micron per anno negli scenari d’uso più comuni mentre, in condizioni estreme su può anche andare oltre tale limite.
Sulla base di questi dati, escludendo scenari d’uso estremi o rari, si può dire che la durata della protezione offerta dalla zincatura a caldo può variare da un minimo di 40 anni a ben oltre un secolo.
Cosa può essere zincato a caldo?
Tutto ciò che è in acciaio può essere zincato a caldo. È possibile zincare grandi e piccole strutture: Pilastri, rivestimenti, capriate, tubazioni, scale di emergenza, recinzioni, grigliati, tralicci, paletti, arredo urbano, impianti di risalita, ponteggi, serbatoi, bulloni, eccetera, la lista sarebbe infinita perchè, come detto, tutto ciò che è acciaio può essere zincato, il limite principale è posto dalle dimensioni.
Zincatura a Caldo
Zincatura a caldo prezzo: Il costo della zincatura è eccessivo?
Anche se la gran parte delle strutture in acciaio che pure potrebbero essere zincate e non lo sono, la ragione non è certamente il costo della zincatura, dato che resta nello stesso ordine di grandezza della verniciatura, per quanto riguarda l’immediato ma è di gran lunga inferiore in rapporto alla durata e quindi all’assenza di manutenzioni nel tempo.
I colori della zincatura…  è possibile ottenere altri colori oltre al classico grigio?
La risposta naturalmente è no! Ma è possibile è applicare sulla zincatura vernici di qualunque colore, finitura e brillantezza. Il risultato di questa operazione, che certamente ha un costo maggiore della sola zincatura, è di ottenere una protezione, e quindi una durata, ancora superiore. A questo punto, i due trattamenti anticorrosivi sviluppano un tale effetto sinergico che la durata della protezione supera di gran lunga la somma delle durate dei due trattamenti, se considerate individualmente. La vita utile del manufatto si incrementa ulteriormente e sempre senza necessità di manutenzioni.
Colori Zincatura a Caldo
Conviene Zincare a Caldo?
La zincatura a caldo protegge le strutture in acciaio per un tempo che spesso supera anche il ciclo di vita utile delle strutture, è ecosostenibile e preservando dalla corrosione mantiene inalterate le caratteristiche progettuali, collaborando alla sicurezza generale di un’opera. Inoltre ha un costo iniziale contenuto e paragonabile ad altri sistemi anticorrosivi e non richiedendo manutenzioni per decenni, riduce di molto il costo nel tempo di un’opera.
Struttura reticolare sospesa

Struttura Reticolare Sospesa

Reticolare Sospesa

….in via di completamento i lavori di realizzazione del complesso edilizio denominato “Deco’ Mposition” della Chianese Group, in via Parmenide a Salerno,

per il quale la ICOMET Costruzioni Metalliche S.r.l. ha realizzato e posto in opera la struttura reticolare di collegamento tra i due corpi scala, posta ad un’altezza di circa 50ml.

Struttura Reticolare SospesaStruttura Reticolare Sospesa

 

Il complesso edilizio, una volta terminato, ospiterà nei suoi 12 piani, abitazioni, locali commerciali e uffici, con terrazzi panoramici, giardini pensili e viste mozzafiato sul golfo di Salerno.

Ancora una volta Icomet non smentisce la sua natura di … … …costruttore di idee!!!

Newsletter del 17 Settembre 2019

Newsletter Icomet 17 Settembre 2019

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Newsletter 17 Settembre 2019

Icomet Costruzioni Metalliche Srl – Costruttori di Idee

Work in Progress reticolare sospesa

 

Work in Progress – Carpenteria Metallica | Reticolare Sospesa

Procedono con consueto impegno e meticolosità i lavori di montaggio di una struttura a travature reticolari sospesa nel vuoto ad un’altezza di oltre 50 ml dal piano di campagna, opportunamente ancorata, in corrispondenza dei telai di estremità, alle strutture portanti in c.a. delle scale dei due edifici multipiano del complesso residenziale in corso di costruzione dalla Chianese Group S.r.l. di Salerno, su progetto dell’ing. Antonio Marano e dell’ing. Antonio La Montagna.

 

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La struttura è composta da due impalcati calpestabili adibiti ad uffici e collegamento tra le scale dei due corpi di fabbrica con destinazione residenziale.
Studiata in ogni dettaglio la procedura di montaggio delle strutture in acciaio, preventivamente assemblate a terra in tre parti e montate rispettivamente a partire dalla piastra reticolare di base, a cui è seguito il montaggio dell’intelaiatura intermedia e quindi, dell’intelaiatura del secondo livello e copertura.

 

La struttura verrà rifinita con solai in lamiera grecata, tompagnature a secco e copertura in pannelli sandwich.

Icomet Costruzioni Metalliche S.r.l. – Carpenteria Metallica – Costruttori di Idee

Work in Progress | Cementeria Costantinopoli

Cementeria Costantinopoli Capannone Industriale

 

Work in Progress | Cementeria Costantinopoli – Barile (PZ)

Quasi completati i lavori di montaggio delle strutture portanti per il fabbricato destinati allo stoccaggio e lavorazione delle materie prime semilavorate. A questi seguirà la fase di montaggio dei rivestimenti di pareti e copertura con pannelli metallici in lamiera grecata.

Aggiornamenti sui lavori sulla realizzazione del capannone industriale:

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L’intervento riguarda la realizzazione di una struttura metallica prefabbricata a pianta rettangolare, di dimensioni massime assiali pari a 120 x 27,80 metri, copertura a doppia falda e altezza al colmo pari a circa 13 metri.

La struttura portante dell’involucro sarà costituita da portali ad unica campata, ad interasse di 5,00 metri e luce di 27,80 metri, con colonne e travi inclinate del tipo HEA/IPE, poggianti su apposita fondazione in c.a..

Longitudinalmente i telai principali saranno collegati con travi in IPE/HE, mentre gli arcarecci saranno in profilo scatolare. Ai fini della resistenza alle azioni dinamiche, saranno posizionati appositi controventi di parete e di falda.

L’intero volume sarà delimitato perimetralmente ed in copertura con pannelli in lamiera grecata zincata.

Icomet Costruzioni Metalliche Srl – Carpenteria Metallica – Costruttori di Idee

Legno lamellare che cos’è?

Cos’è il legno lamellare?

Il legno lamellare è un materiale composito, costituito essenzialmente di legno naturale, di cui mantiene i pregi (es: elevato rapporto tra resistenza meccanica e peso, lenta combustione in caso di incendio); allo stesso tempo è un prodotto industriale innovativo che, attraverso un procedimento tecnologico di incollaggio a pressione, riduce e supera i difetti propri del legno massiccio.

Gli impianti per la produzione del lamellare dispongono di forni di essicazione: il legname è messo nelle celle di essiccazione e portato al grado di umidità necessario alla lavorazione richiesta.

L’essicazione è l’operazione tesa a ottenere quel grado di umidità del legno compatibile col tipo di colla e, soprattutto, confacente alla destinazione delle strutture. Il legno lamellare è un materiale strutturale prodotto incollando delle tavole di legno a loro volta già classificate per uso strutturale.

Le specie più utilizzate sono le conifere: abete rosso, abete bianco, larice, pino e douglasia. Talvolta vengono utilizzate latifoglie come il castagno e il rovere.

Il lamellare viene prodotto riducendo il tronco in assicelle – ovvero lamelle – generalmente di larghezza non superiore ai 20 mm (per prevenire eccessive deformazioni causate dal fenomeno del ritiro) e ricomponendo le lamelle tramite incollaggio a caldo e sotto pressione, posizionandole tra loro con venatura contrapposta per garantire una maggior uniformità nella resistenza della trave. Si possono produrre elementi di diversa forma e dimensione -le dimensioni dell’albero non costituiscono un limite-, ottimizzando le prestazioni meccaniche della trave.

Una normale trave in legno massello ha una sezione quadrata, circolare o rettangolare, ma con scarsa differenza tra altezza e base. Una trave lamellare, invece, generalmente ha sezioni rettangolari il cui apporto tra base altezza è molto sbilanciato verso l’altezza. Il vantaggio di avere una sezione più alta che larga sta nel fatto che influisce maggiormente su questo valore di resistenza. Il limite in lunghezza di una trave in legno lamellare viene stabilito in base alla possibilità di trasporto e messa in opera della stessa.

Pur essendo realizzate con un materiale combustibile, le strutture in legno lamellare hanno una buona resistenza al fuoco, infatti, grazie al buon isolamento termico realizzato dallo strato superficiale carbonizzato, la combustione avviene lentamente. La struttura cede o crolla solo quando la parte della sezione non ancora carbonizzata è talmente diminuita da non riuscire più ad assolvere alla sua funzione portante.

Cementeria Costantinopoli a Barile (PZ)

Cementeria Work in Progress Costantinopoli - Barile

 

Work in Progress – Cementeria Costantinopoli – Barile (PZ)

Prosegue a ritmo serrato la produzione delle strutture portanti per il fabbricato destinato allo stoccaggio e lavorazione delle materie prime semilavorate.

Intanto in cantiere si comincia a predisporre la struttura del capannone industriale:

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L’intervento riguarda la realizzazione di una struttura metallica prefabbricata a pianta rettangolare, di dimensioni massime assiali pari a 120 x 27,80 metri, copertura a doppia falda e altezza al colmo pari a circa 13 metri.

La struttura portante dell’involucro sarà costituita da portali ad unica campata, ad interasse di 5,00 metri e luce di 27,80 metri, con colonne e travi inclinate del tipo HEA/IPE, poggianti su apposita fondazione in c.a..

Longitudinalmente i telai principali saranno collegati con travi in IPE/HE, mentre gli arcarecci saranno in profilo scatolare. Ai fini della resistenza alle azioni dinamiche, saranno posizionati appositi controventi di parete e di falda.

L’intero volume sarà delimitato perimetralmente ed in copertura con pannelli in lamiera grecata zincata.

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Newsletter del 17 Luglio 2019

Newsletter Icomet Luglio 2019

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Icomet Costruzioni Metalliche Srl – Costruttori di Idee

La saldatura nella carpenteria metallica

LA SALDATURA – CARPENTERIA METALLICHE

La saldatura è un procedimento mediante il quale si realizza un’unione permanente, ottenendo la continuità dei materiali che vengono uniti.
Per effettuare una saldatura, viene provocata la fusione localizzata dei lembi dei pezzi da giuntare, con o senza l’aggiunta di materiale d’apporto.

Le Norme Tecniche per le Costruzioni stabiliscono che la saldatura, sia per quanto riguarda le attività in officina sia per quelle in cantiere, deve avvenire con uno dei procedimenti all’arco elettrico (§11.3.4.5 delle NTC2018 – Processo di saldatura) definiti dalla norma UNI EN ISO 4063.
Sono tuttavia ammessi procedimenti diversi purché sostenuti da adeguata documentazione teorica e sperimentale.

saldatura

Cosa si può saldare?
Un materiale si considera saldabile, con un procedimento e per un dato tipo di applicazione, quando si presta alla realizzazione di una struttura in cui sia assicurata la continuità e che presenti caratteristiche che soddisfino i requisiti di qualità richiesti. Es. Saldare acciaio

Fattori da tenere in considerazione per la saldatura

Materiali – che nel processo di saldatura si distinguono in:

Materiale base

è il materiale che costituisce i pezzi da saldare; può essere lo stesso per entrambi i pezzi (saldatura omogenea), o diverso (eterogenea). I materiali metallici che vengono più tradizionalmente uniti sono l’acciaio, le leghe d’Alluminio, le leghe di Nichel e le leghe di Titanio.

Materiale d’apporto

è il materiale che viene introdotto sotto forma di bacchette, fili o nastri e depositato allo stato fuso tra i lembi da unire. I materiali d’apporto sono sempre particolarmente puri, quindi le impurezze all’interno della zona fusa di un giunto provengono generalmente dal materiale base. Non per tutti i procedimenti ne è richiesto l’utilizzo.

Parametri caratteristici – che risultano specifici per ogni processo di saldatura e che nella maggior parte dei casi riguardano:
potenza specifica, che rappresenta la potenza termica erogata per unità di superficie di materiale base, misurata in W/cm2;
velocità di saldatura, che rappresenta la velocità della sorgente termica, misurata in cm/min.

Pericoli per l’operatore – in quanto tutti i processi, essendo legati alla fusione di materiale, prevedono la presenza di calore e temperature locali molto elevate, nonché fumi e polveri, che necessitano l’utilizzo di opportuni indumenti e dispositivi di sicurezza (giacche, grembiuli, guanti, maschere oscurati, sistemi di ventilazione, etc.).

Tipologie di saldatura

I processi di saldatura costituiscono un universo piuttosto ampio e diversificato, che nel tempo si è adattato allo sviluppo dei materiali e delle tecnologie produttive.
A livello macroscopico, possiamo dire che i processi che sono stati maggiormente sviluppati in ambito industriale appartengono al gruppo della saldatura per fusione.
Tali processi utilizzano calore, generato in vari modi, per fondere il materiale base. I processi più comunemente utilizzati si possono classificare nei seguenti sotto gruppi:

Ad arco elettrico

La saldatura ad arco si riferisce ad un gruppo di processi che sfrutta l’arco elettrico generato tra due elettrodi.
L’arco può essere ottenuto utilizzando:
1. un elettrodo fusibile;
2. un elettrodo refrattario, ossia non fusibile.
Nel primo caso l’elettrodo, fondendo, fornisce il metallo d’apporto; quando, invece, si utilizzano elettrodi non fusibili alla temperatura dell’arco, il materiale d’apporto (se necessario) viene fornito a parte, utilizzando delle bacchette o del filo. Elemento fondamentale per ottenere un arco elettrico è la corrente. È possibile alimentare l’arco sia con corrente continua (CC) sia con corrente alternata (CA); la scelta dipende dal tipo di processo adottato e dal materiale che si vuole saldare.
Le principali tipologie di saldatura ad arco elettrico sono:
manuale ad elettrodo rivestito (MMA);
ad arco sommerso (SAW);
a filo continuo sotto protezione gassosa (MIG/MAG);
sotto protezione gassosa e con elettrodo infusibile (TIG) Saldatura Tig.

Saldatura Tig

Saldatura Mig

A resistenza

Si tratta di un procedimento di giunzione senza metallo d’apporto, nel quale il calore necessario per portare a fusione i lembi da saldare è fornito dalla resistenza opposta al passaggio di una corrente elettrica attraverso la zona da unire.

Ossiacetilenica

La saldatura ossiacetilenica è un procedimento che utilizza, come sorgente di calore, la fiamma risultante dalla combustione dell’acetilene (C2H2) con l’ossigeno (O2).

Ad energia concentrata

Appartengono a questo gruppo i procedimenti che utilizzano fasci di energia che riescono a concentrare sul pezzo potenze molto elevate, variabili da alcune migliaia a vari milioni di watt per millimetro quadrato di superficie. Fanno parte di questo sotto-gruppo le saldature:
Laser (LBW);
a fascio elettrico (EBW);
al plasma (PAW).

Tecniche di saldatura

Il processo di saldatura può essere manuale, semiautomatico, automatico o robotizzato, a seconda dell’apparecchiatura e del modo di esecuzione.

Manuale

Nel processo manuale, il saldatore regola manualmente l’apparecchiatura e movimenta l’elettrodo o la sorgente di calore (saldatura ad elettrodo rivestito e ossiacetilenica); nel processo automatico, viceversa, un dispositivo provvede ad alimentare l’elettrodo oppure la sorgente generatrice del fascio, a mantenerlo a distanza opportuna dal pezzo e a spostarlo lungo la linea di saldatura (saldatura ad arco sommerso, ad arco elettrico sotto protezione gassosa MIG/MAG e TIG, ad energia concentrata).

Semiautomatica

Il processo semiautomatico costituisce una via di mezzo tra i due precedenti: un dispositivo provvede ad alimentare il filo elettrodo o ad erogare la corrente mantenendo costanti gli altri parametri, mentre l’operatore ha il compito di spostare l’elettrodo lungo la linea di saldatura (processi ad arco elettrico sotto protezione gassosa MIG/MAG e TIG).

Robotizzata

Se l’operazione è eseguita mediante l’utilizzo di un robot industriale o un manipolatore programmabile, si definisce saldatura robotizzata. Viene impiegata prevalentemente per la saldatura ad arco elettrico sotto protezione gassosa MIG/MAG e TIG e per la saldatura Laser, ma anche negli impianti di assemblaggio finale delle automobili per l’unione a resistenza delle carrozzerie.

I controlli di qualità

Per verificare la qualità dei giunti saldati, esistono diverse metodologie raggruppabili in Controlli Non Distruttivi (CND) e prove distruttive.

I Controlli Non Distruttivi consentono di verificare la qualità delle saldature mantenendo l’integrità del giunto saldato e si distinguono in due gruppi:

1. prove superficiali (esame visivo VT, magnetoscopico MT, con liquidi penetranti PT);
2. prove volumetriche (esame radiografico RT e ultrasuono UT).
Queste due tipologie permettono di rilevare, nel primo caso, difetti superficiali o sub – superficiali, nel secondo caso, l’esistenza di difetti interni al componente.

Le prove distruttive, al contrario, prevedono la distruzione della giunzione e necessitano quindi di appositi campioni di prova. Lo scopo è principalmente quello di valutare le caratteristiche meccaniche (prove di trazione, di piega e di resilienza) oppure metallurgiche (macrografie o micrografie) del giunto.

Applicazioni della saldatura

Le principali applicazioni riguardano la costruzione di strutture di carpenteria, più o meno complesse, e la realizzazione di recipienti in pressione (caldareria). Le applicazioni in cui sono presenti giunzioni saldate sono estremamente diversificate: si spazia dall’ambito dei trasporti (veicoli terrestri, marittimi ed aerei) a quello delle strutture (ponti, capannoni, ecc.) fino ad arrivare alla componentistica.
La grande varietà di processi e tecniche utilizzabili rende la saldatura una tecnologia applicabile sia in fabbrica, molto spesso utilizzando degli impianti fissi, sia in cantiere, dove si sfrutta la facilità di movimentazione delle apparecchiature, caratteristica tipica di alcuni dei processi ad arco elettrico.

Saldatura Icomet